venerdì 1 settembre 2017

Dei libri sotto il braccio



Ciao a tutti!

Il primo post del blog servirà a spiegarvi da dove deriva il nome.

Dei libri sotto il braccio. Niente di più scontato per dei lettori incalliti: quale booklover non cammina letteralmente con dei libri sotto il braccio o, al massimo, dentro la borsa? Ebbene, ecco il richiamo al nome del blog, niente di più semplice.

Non è però finita qui. L’idea nasce dalla lettura di uno dei romanzi che mi ha più segnato l’anima, ovvero L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera. Qui, infatti, l’autore ci presenta nelle prime pagine il personaggio di Tereza con queste parole: “Un libro era per Tereza il segno di riconoscimento di una fratellanza segreta. Contro il mondo della volgarità che la circondava, essa aveva infatti un’unica difesa: i libri che prendeva in prestito alla biblioteca comunale; soprattutto i romanzi: ne aveva letti un’infinità, da Fielding a Thomas Mann. Le offrivano la possibilità di una fuga immaginaria da quella vita che non le dava alcuna soddisfazione, ma avevano significato per lei anche in quanto oggetti: le piaceva passeggiare per strada con dei libri sotto il braccio. Essi rappresentavano per lei ciò che il bastone da passeggio rappresentava per un dandy del secolo scorso. La distinguevano dagli altri”. Ecco: chi di noi non si identifica con Tereza in questa descrizione? Tra l’altro, ho anche provato enorme simpatia e affetto per Tereza durante tutte le sue (dis)avventure e disgrazie (perché, per la maggior parte delle volte, si tratta proprio di questo!). Ed ecco, quindi, un altro motivo che mi ha spinto a dare questo nome al blog.

E, infine, un’ultima aggiunta: dopo aver pensato al nome per questi due motivi, mi è subito venuta in mente la terza e decisiva ragione per sceglierlo come titolo del blog. Dei libri sotto il braccio mi fa pensare alla canzone Albachiara di Vasco Rossi, anche se il testo dice semplicemente: “Con la faccia pulita cammini per strada mangiando una mela coi libri di scuola, ti piace studiare e non te ne devi vergognare”. Non dice affatto che i libri li porti sottobraccio, ma io l’ho sempre immaginata così, perciò eccovi spiegata anche questa mia personale associazione!

Auguro a tutti una buona permanenza nel mio modesto blog e ringrazio tutti voi che vi iscrivete e mi seguite, voi che passate per un commento o un saluto e anche voi che date una semplice sbirciata.

2 commenti:

  1. Molto bello e interessante lo spunto dal quale hai preso il nome 😍 Ed è impossibile non riuscire ad identificarsi con Tereza 😋 Cercherò il romanzo 😊

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    1. Mi fa piacere che ti sia interessata :) Il romanzo di Kundera non è tra i più "leggeri", ma vale davvero la pena leggerlo ;)

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