Dopo una delle tante riletture del romanzo Orgoglio e
pregiudizio e dopo aver rivisto la trasposizione cinematografica del 2005 di Joe
Wright, ho deciso di condividere con voi le diversità tra il libro e questo
particolare adattamento per il grande schermo. Ho praticamente annotato tutte
le differenze che ho trovato e qui vi espongo le principali.
Inutile dire che, ovviamente, i personaggi esistenti nel
romanzo sono molti di più rispetto al film. La narrazione cinematografica,
comunque, procede bene e senza falle nella trama anche con qualche personaggio
in meno. Dei vari personaggi tagliati dalla storia, alcuni modificano
addirittura la composizione di alcune delle famiglie del romanzo. Tra i
personaggi meno importanti, posso citarvi i numerosi figli della famiglia
Lucas, che non ritroviamo affatto nel film (abbiamo, infatti, solo Charlotte).
O, ancora, il fatto che il signor Bingley abbia solo la sorella Caroline nel
film, mentre nel romanzo esiste anche una sorella maggiore di nome Louisa
e sposata al signor Hurst. Un personaggio in meno fa procedere più rapidamente
la narrazione filmica e, diciamo la verità, una sorella acida come Caroline
basta e avanza anche a colmare il vuoto di Louisa. Infine, i signori Gardiner,
parenti della madre delle signorine Bennet, hanno ben quattro figli. Nel
romanzo, infatti, quando Lizzy parte con gli zii a visitare i laghi, i Gardiner
lasceranno i loro figlioletti a casa Bennet, direttamente alle amorevoli cure
di Jane, mentre nessuno di questi figli è presente nella trasposizione
cinematografica.
Vengono modificati anche alcuni piccoli dettagli. Un piccolo
cambiamento mostra la signora Bennet ancora più risoluta in uno dei suoi intenti.
Mi riferisco al momento in cui Jane deve andare a Netherfield su invito delle
sorelle di Bingley. Nel romanzo, infatti, la madre rifiuta di farla andare in
carrozza, ma le concede di prendere un cavallo. Nel film, la povera Jane è
costretta ad andare direttamente a piedi. Un’altra differenza riguarda anche il
fatto che Mary non vada a Netherfield quando Jane è lì malata, ma nella stessa
scena cinematografica il maggiordomo di Netherfield annuncia tutte le signorine
Bennet e quindi la presenza di Mary nel film la rende più divertente. In questa
stessa scena, nel film, Mary sostiene di preferire la conversazione durante gli
incontri per i balli (e la signorina Bingley la apostroferà dicendole che non
sarebbero più dei balli), mentre nel romanzo è proprio Caroline a pronunciare
queste parole, rendendosi piuttosto banale e ridicola.
Inoltre, nella piacevole
scena in cui Darcy scrive una lettera a sua sorella, Elizabeth è intenta a
leggere un libro. Nel romanzo, invece, Lizzy legge in un altro momento, mentre
in questo si trova sul divano a ricamare. O ancora, nel film, quando il cugino
Collins si prodiga nei complimenti nei confronti di Lady de Bourgh è Elizabeth
che lo motteggia chiedendogli se i suoi complimenti sono studiati o spontanei,
mentre nel libro lo fa il padre.
A volte, il regista cinematografico si prende delle libertà
ben riuscite, come al momento della dichiarazione di Collins ad Elizabeth. Nel
libro, infatti, si trovano a tavola Elizabeth, Kitty e la madre, nel film,
invece, tutta la famiglia: la presenza di Jane dovrebbe essere da supporto a
Lizzy, anche se non servirà a nulla, data la risolutezza di mrs Bennet. Bella
modifica scenica anche per le conseguenze dopo il rifiuto di Elizabeth: nel
romanzo, i genitori le fanno il discorso sul signor Collins in biblioteca,
mentre nel film sono all’aperto, nei campi attorno a Longbourn.
Una particolarità del film che forse rende meno opportunista
uno dei personaggi riguarda Charlotte Lucas. Nel libro, l’unione tra lei e il
signor Collins non viene nascosta e poi presentata come una sorpresa, ma si fa
esplicito riferimento alle cortesie di Charlotte verso di lui, che non servono
soltanto ad allontanare Collins da Lizzy ma ad accaparrarselo, mentre tutto ciò
non avviene nella trasposizione cinematografica; nel film, inoltre, Lizzy è
molto più dura verso Charlotte quando sa del suo futuro matrimonio, mentre nel
libro Elizabeth rivolge i suoi pensieri negativi su Charlotte alla sorella
Jane, che cerca di mitigarli.
Due modifiche piuttosto importanti riguardano Jane e
Wickham. Quando Jane va a Londra con gli zii Gardiner, lei si incontra due
volte con miss Bingley, cosa che non accade nel film. Per quanto riguarda l’affascinante
quanto ambiguo Wickham, dopo aver abbandonato l’idea di corteggiare Elizabeth,
egli, nel romanzo, rivolge le sue attenzioni ad una certa signorina King, soprattutto
a causa della sua dote. Di questa signorina King, invece, non vi è nessuna
traccia nella trasposizione filmica in oggetto.
Sono molto caratteristiche le visite dei coniugi Collins ed
Elizabeth a Rosings. Nel libro, Darcy non è presente durante la prima visita di
Lizzy e il resto del gruppo a lady Catherine e vi saranno molte altre occasioni
di ricevere suoi inviti. Darcy e il cugino arrivano solo qualche giorno dopo e
saranno loro i primi a fare visita ai Collins, mentre avranno occasione di
radunarsi tutti a Rosings per il giorno di Pasqua. Tutti questi diversi momenti
del romanzo vengono, invece, riuniti nella stessa scena cinematografica,
sfruttando l’occasione della prima visita dei Collins a Rosings insieme ad
Elizabeth (ricordando che, nel romanzo, la ragazza va in visita presso l’amica
con sir William e Maria, il padre e la sorella di lei, e che, sia prima di
arrivare da Charlotte che quando ripartono, il gruppo si ferma qualche giorno
dai Gardiner a Londra e Lizzy passa del tempo con Jane).
Quando Darcy va a trovare Elizabeth per confessarle il suo
amore (anche se non ci riuscirà), nel film
si rende molto ridicolo perché dice
soltanto «Che splendida dimora», nel libro, invece, si trattiene un po’ di più
e riesce a discutere insieme alla fanciulla anche di altro (Lizzy, per esempio,
gli chiede di Bingley e di Netherfield). Se, da un lato, è molto piacevole
vedere il lato impacciato del Darcy cinematografico che non sa come comportarsi
perché si rende conto della forza travolgente del suo amore (anche se è ancora
trattenuto dai pregiudizi sulla famiglia di lei), dall’altro è forse
preferibile il Darcy romanzesco, più razionale e in linea con le buone maniere
del periodo, dedito (finalmente!) ad un minimo di conversazione con
l’interlocutore, la signorina Bennet nel caso specifico.
La scena della prima dichiarazione del signor Darcy è bella
in entrambi i casi. Nel libro, questa dichiarazione avviene a casa dei Collins
mentre Elizabeth è da sola: vediamo un Darcy molto impacciato, si alza e si
siede continuamente, gira in tondo per la stanza. Nel film, invece, la
dichiarazione avviene in un giorno di pioggia nel tempietto di Apollo (aggiunta
cinematografica, non esiste nessun tempio nelle zone attorno la casa dei
Collins, nel romanzo). Dopo il rifiuto di Elizabeth, nel romanzo Darcy le consegna
la lettera di spiegazioni durante una passeggiata mattutina nel boschetto
vicino la tenuta dei Collins e le chiede semplicemente di leggerla. Nel film,
invece, anche questo fatto avviene molto rapidamente in casa dei Collins, dove
Darcy lascerà la sua lettera poggiandola semplicemente sul davanzale di una
finestra.
Successivamente, Elizabeth andrà in vacanza con gli zii
Gardiner ed insieme visiteranno Pemberley. Durante la visita, l’arte ha un
ruolo fondamentale nel cambiamento d’opinione di Elizabeth nei
confronti del
signor Darcy. Nel film, vediamo la splendida riproduzione di MacFadyen-Darcy
sotto forma di mezzobusto in scultura, nel libro, invece, Elizabeth vede uno
splendido ritratto del ricco proprietario di Pemberley (oltre a due miniature,
una delle quali ritrae proprio Darcy, mentre l’altra ritrae Wickham).
Nella stessa scena del film, Darcy si trova per caso a
Pemberley e incontra Elizabeth mentre questa vaga per le stanze della tenuta (o
meglio, è Lizzy che si imbatte per caso in lui nel suo girovagare). Nel libro,
invece, i signori Gardiner e la nipote hanno il tempo di uscire dalla tenuta e
di cominciare a visitare il parco di Pemberley quando vedono giungere il
proprietario a cavallo proprio in quegli istanti e si soffermerà a parlare con
tutti loro solo dopo che essi avranno terminato di visitare i
giardini. La sera
stessa Darcy, insieme alla sorella e al signor Bingley, va a trovare il gruppo
nell’albergo in cui alloggia per presentare la sorella Georgiana ad Elizabeth.
Il giorno dopo, Lizzy e gli zii ricambiano la cortesia e, in questa occasione,
miss Bennet crede che Darcy possa desiderare il matrimonio tra Georgiana e
Charles, mentre gli zii Gardiner cominciano a capire l’affetto che Darcy prova
nei confronti della nipote. Nella trasposizione cinematografica, invece, il
tutto viene mostrato in maniera più sintetica con rapidi scene in cui vediamo
Elizabeth che irrompe per caso in una stanza di Pemberley dove vede Darcy con
la sorella, Darcy che, la sera stessa, va a trovare i Gardiner per invitarli
nella sua tenuta il giorno dopo e, infine, la presentazione di Georgiana a
Lizzy.
Particolare la situazione della fuga di Lydia. Nel libro,
Elizabeth comunica con sincerità a Darcy
le cattive notizie sulla sorella prima che arrivino i suoi zii e la notizia
della fuga dei due amanti diventa quasi subito di pubblico dominio, tanto che
ci viene riportata la riprovevole lettera che Collins manda ai Bennet: mancando
ancora una volta di tatto, il cugino esprime le sue condoglianze per
l’avvenimento, si rallegra di non aver contratto matrimonio con Lizzy, così da
non avere più strette parentele talmente riprovevoli, e si premura di riportare
lo sdegno provato da lady Catherine non appena udita da lui la notizia. L’unica
buona conseguenza sembra essere la scelta del padre di rimettere un po’ in riga
Kitty: niente balli se non con le sorelle, niente viaggi lontano da casa e sarà
obbligata ad impiegare saggiamente una parte del suo tempo. Nel film, invece,
non abbiamo traccia della lettera di Collins e non viene nemmeno accentuata
l’eco dello scandalo della fuga della giovane Bennet, risparmiandoci parte
della sofferenza e della vergogna provata dalla famiglia.
Arriviamo alla scena in cui Bingley e Darcy fanno visita a
casa Bennet. Nel romanzo ci vengono mostrate varie visite: durante la prima
visita, la signora Bennet e le figlie erano sedute al tavolo della cucina; dopo
alcuni giorni, i due gentiluomini vi ritornano per un invito a pranzo; ancora,
dopo qualche giorno, Bingley torna da solo a fare visita e la volta successiva
lui arriva talmente presto che le Bennet non sono ancora pronte; finalmente,
trascorsi altri giorni, Bingley fa la sua proposta a Jane,
dopo la quale
trascorrerà molto tempo a casa Bennet. Nel film, invece, viene tutto riassunto
in una sola visita dei due amici (ed in questo caso le donne di casa Bennet non
si aspettano di ricevere alcuna visita e si trovano in totale disordine, scena
riportata in maniera molto carina e divertente), anche se Bingley non ha
abbastanza coraggio per fare la sua proposta a Jane e vi ritornerà da solo nel
giro di quelle che sembrano essere poche ore.
Di enorme apprensione la visita di lady Catherine a
Longbourn, che avviene una mattina presto nel libro e a notte fonda, invece,
nel film. Lady Catherine, nelle pagine del romanzo, parla in privato a Lizzy
chiedendole di accompagnarla in una passeggiata attraverso il prato ed utilizza
parole davvero molto dure e sprezzanti contro Elizabeth, mentre nel film si
spostano a parlare da sole in una stanza della casa e, potrà sembrar strano,
lady Catherine è di gran lunga più dolce nei confronti di Lizzy (provate a
leggere o rileggere il romanzo, se non mi credete!).
Nel film, infine, all’alba avviene la meravigliosa
dichiarazione di mr Darcy, nella quale sentiamo delle battute che non ritroviamo
nel romanzo. L’autrice, infatti, non ci riporta le parole di Darcy
virgolettate, ma ne fa un sunto in un discorso indiretto: il discorso riportato
nel film non è affatto spiacevole, felice connubio tra lo stile austeniano e il
romanticismo misurato che ci si aspetta. Nel romanzo, inoltre, Lizzy parla
molto di più, spiegando a Darcy l’evoluzione dei suoi sentimenti ed il
colloquio tra i due prosegue: Darcy si scusa con umiltà, discutono del caso di
Lydia e di Georgiana, parlano della visita di Elizabeth a Pemberley e anche di Bingley
e Jane.
Diverse le scene che non troviamo nel film: quella della
prima visita del signor Bingley a casa Bennet ad inizio romanzo (in questa
occasione, però, non fa ancora la conoscenza delle figlie e le ragazze sono in
trepidante attesa, sbirciando come è loro possibile e facendo crescere anche a
noi lettori la curiosità di conoscere tale personaggio); quella in cui le due
sorelle di Charles vanno a fare visita alla famiglia Bennet dopo l’incontro al
primo ballo e che mette in una luce più benevola le due sorelle, mentre nel
film vengono sottolineate maggiormente il distacco e l’altezzosità di Caroline;
quella del colloquio tra Elizabeth e Wickham quando il cognato va a trovarli
insieme a Lydia dopo il matrimonio; quella in cui mr Bennet riceve una lettera
dal cugino Collins in cui legge delle voci del fidanzamento tra Lizzy ed il
signor Darcy e anche dell’arrivo di un figlio a casa Collins; quella in cui
Elizabeth comunica alla madre del fidanzamento con il signor Darcy e la sua
reazione è davvero strabiliante (peccato non vedere l’enorme euforia di mrs
Bennet nel film).
Infine, il film si conclude con mr Bennet che dà la sua
benedizione al matrimonio tra Darcy e Lizzy, anche se esiste una scena che è
stata registrata ma non più inserita nel film (un finale alternativo che vi
riporto qui, se volete vederlo o rivederlo). Per quanto carina e sognante sia
questa scena, probabilmente è preferibile il finale ufficiale con mr Bennet
talmente euforico da accettare qualsiasi pretendente voglia presentarsi anche
per una delle altre figlie!
Per concludere questo infinito articolo, non vi resta che
leggere (o rileggere) il romanzo e vedere (o rivedere) il film per sapere se
ritrovate queste differenze e se credete che ne abbia dimenticata qualcuna in
particolare!