mercoledì 29 novembre 2017

Recensione #3: Storie fantastiche di gente comune di Stefano Valente


“Un eroe non è un impavido guerriero, un martire o un conquistatore di consensi popolari; un eroe è semplicemente una persona. Un eroe è il prescelto di sé stesso, colui che compie una scelta per un bene a lui caro. Naturalmente, una scelta audace.”


La frase di apertura è una delle più belle tratta da Storie fantastiche di gente comune di Stefano Valente.
Il titolo è emblematico: tre racconti, tre persone comuni che con le loro scelte rendono fantastiche le loro storie.

Esempio e disciplina, il primo racconto, ci narra la storia di Paolo: metodico, puntuale e con quella che viene battezzata come “sindrome dell’ingiustizia impunita”. Crede fermamente nella disciplina ed è convinto che ciascun individuo debba essere d’esempio per gli altri. È un membro dell’Aeronautica Militare e ama il suo mestiere, ma lascerà la divisa per una ragione per lui importante, anche se questo non gli farà perdere i suoi valori e i suoi obiettivi: proprio un suo gesto da civile farà della sua vita una delle storie fantastiche qui narrate.
Il farmaco letale ci racconta, invece, la storia di Chiara. Farmacista che crede nella sua mission, ovvero aiutare gli altri attraverso i farmaci e la ricerca. È realmente molto orgogliosa del fratello Alessandro, che ha seguito i suoi stessi studi e che lavora per una grande azienda farmaceutica che riesce a creare un farmaco che passerà alla storia. Chiara è sempre stata una persona curiosa: ha così potuto approfondire e ampliare le sue conoscenze, in qualsiasi campo. La sua curiosità la porterà, però, a scoprire rivelazioni sconvolgenti, sia dal punto di vista lavorativo che personale, e dovrà prendere importanti decisioni che le cambieranno l’esistenza.
Una scelta audace ci racconta la terza e ultima storia che vede come protagonista Matteo. Brillante avvocato, riesce a liberare dalle accuse il suo assistito Alberto, credendo alla sua innocenza. Questo successo, però, lo porterà a ritrovarsi coinvolto in una storia di gelosie, tradimenti e vendette che vede implicati anche elementi di spicco all'interno della polizia, coloro i quali dovrebbero proteggere i cittadini ed assicurare i malviventi alla giustizia. Matteo non può tollerare che chi è colpevole rimanga impunito, perciò, cercando anche di rimediare al suo errore, compie l’audace scelta che dà il titolo al suo racconto e che mette a repentaglio la sua stessa vita.
Tre racconti che ci vengono introdotti da una Voce Narrante e che ricomparirà spesso per accompagnarci nelle storie dei tre protagonisti, spiegandoci qualche particolare passaggio o chiarendoci le idee su questioni e termini particolarmente astrusi.

sabato 18 novembre 2017

Segnalazione #2: Fiore di cactus di Francesca Lizzio

Buon weekend, lettori! Questo fine settimana mi ritrovo a segnalarvi un altro romanzo della giovane e simpatica Francesca Lizzio. Non mi perdo in chiacchiere, di seguito trovate tutte le info su “Fiore di cactus” e la sua autrice, oltre ai link per l’acquisto. Buona lettura!


INFO
Titolo: Fiore di cactus
Autore: Francesca Lizzio
Editore: Panesi Edizioni
Genere: Romance
Data di uscita: 20 marzo 2017
Formato: e-book o cartaceo
Prezzo della versione a stampa: €10,00
Prezzo della versione ebook: €2,99

TRAMA
Sara è una ragazza timida, intelligente, con la battuta sempre pronta, eppure nasconde la sua fragilità sotto un’armatura. La vita l’ha resa cinica e amara. Un giorno conosce Andrea, un ragazzo attento e gentile che con smisurata pazienza riesce a farsi spazio nella sua vita. Sarà lui a indurla a rimettere tutto quello in cui crede in discussione. Sara così ripenserà al percorso che l’ha resa la donna che è, si chiederà se riuscirà più a lasciarsi amare, se certe paure potranno essere sconfitte o se invece non ci sarà più nulla da fare. Se una come lei merita una seconda occasione. Perché anche un cactus ha un cuore, ha solo bisogno di qualcuno che creda in lui e non abbia paura delle sue spine.

BIOGRAFIA
Francesca Lizzio nasce a Catania nel 1992, mix letale di sarcasmo e ironia. Una come tante, “o tutto o niente”. Per dare senso e ordine al suo groviglio interiore, nel 2015 ha aperto un blog, cuore di cactus, dove mette a nudo le sue spine e si racconta a lettori sparsi per tutta l’Italia. Per lei le parole non sono solo parole, ma sentimenti.
Con Panesi Edizioni ha preso parte all'antologia Oltre i media - Raccontalo con un film o una canzone col racconto breve Giorni (2016) e ha pubblicato Fiore di cactus (2017).

LINK ALL'ACQUISTO

sabato 11 novembre 2017

Segnalazione #1: Il demone di Praga di Giuseppe Todaro

Ciao a tutti. Oggi vi segnalo il romanzo di un autore emergente che a me è piaciuto molto. Bando alle ciance, di seguito trovate la trama e le mie impressioni, oltre a tutte le info sul libro e ai link per l’acquisto. Buona lettura!

"Non dovrai più temere la morte, ma dovrai temere la vita, perché sarà eternamente dannata"


INFO
Titolo: Il demone di Praga
Autore: Giuseppe Todaro
Editore: Lettere Animate Editore
Data di uscita: 2017
Formato: EPUB o cartaceo
Pagine della versione a stampa: 178 pp.
Pagine della versione ebook: 122 pp.
Prezzo della versione a stampa: €10,45
Prezzo della versione ebook: €2,99
Isbn: 9788871121574

TRAMA
Hanna, ereditiera di un impero finanziario in declino, per salvare le sorti della sua famiglia è costretta ad incontrare il Signor Brahe, un uomo distinto e misterioso che vive isolato tra le stanze oscure di un’antica torre di Praga. La donna scoprirà che dietro l’eleganza di quell'uomo si nasconde la malvagità di una creatura diabolica, capace di provocare innumerevoli sofferenze e di togliere la vita senza alcun rimorso. Tra folli alchimisti e fratellanze segrete, Hanna sarà immersa nel racconto di un uomo che ha vissuto per secoli in bilico tra umanità e istinto di morte e presto capirà la vera motivazione di quell'incontro.

COMMENTO PERSONALE
Un romanzo a cavallo tra il genere thriller e il gotico, forse non adatto ai deboli di stomaco per la presenza di alcune scene descritte in maniera nuda e cruda. La trama è sicuramente accattivante e il lettore non può far altro che rimanere incollato alle pagine per conoscere e scoprire, insieme a Hanna, la vita oscura e dannata del protagonista. Ho apprezzato molto i vari incontri tra il protagonista e vari personaggi storici, da Galileo a Hitler. È un romanzo adatto a chi vuole approcciarsi a questo genere per la prima volta, senza doversi confrontare con qualcosa di molto impegnativo, e anche a chi vi è già appassionato, scoprendo un’ambientazione e una storia insolita grazie al protagonista, classico personaggio della mitologia slava.


lunedì 6 novembre 2017

Recensione #2: Robert Langdon tra avventura, complotti e arte in Origin


Chiunque tu sia. In qualunque cosa tu creda. Tutto sta per cambiare.


Trama
Robert Langdon, professore di simbologia e iconologia religiosa a Harvard, è stato invitato all'avveniristico museo Guggenheim di Bilbao per assistere a un evento unico: la rivelazione che cambierà per sempre la storia dell’umanità e rimetterà in discussione dogmi e principi dati ormai come acquisiti, aprendo la via a un futuro tanto imminente quanto inimmaginabile. Protagonista della serata è Edmond Kirsch, quarantenne miliardario e futurologo, famoso in tutto il mondo per le sbalorditive invenzioni high-tech, le audaci previsioni e l’ateismo corrosivo. Kirsch, che è stato uno dei primi studenti di Langdon e ha con lui un’amicizia ormai ventennale, sta per svelare una stupefacente scoperta che risponderà alle due fondamentali domande: da dove veniamo? E, soprattutto, dove andiamo?
Mentre Langdon e centinaia di altri ospiti sono ipnotizzati dall’eclatante e spregiudicata presentazione del futurologo, all’improvviso la serata sfocia nel caos. La preziosa scoperta di Kirsch, prima ancora di essere rivelata, rischia di andare perduta per sempre. Scosso e incalzato da una minaccia incombente, Langdon è costretto a un disperato tentativo di fuga da Bilbao con Ambra Vidal, l’affascinante direttrice del museo che ha collaborato con Kirsch alla preparazione del provocatorio evento. In gioco non ci sono solo le loro vite, ma anche l’inestimabile patrimonio di conoscenza a cui il futurologo ha dedicato tutte le sue energie, ora sull’orlo di un oblio irreversibile.
Percorrendo i corridoi più oscuri della storia e della religione, tra forze occulte, crimini mai sepolti e fanatismi incontrollabili, Langdon e Vidal devono sfuggire a un nemico letale il cui onnisciente potere pare emanare dal Palazzo reale di Spagna, e che non si fermerà davanti a nulla pur di ridurre al silenzio Edmond Kirsch. In una corsa mozzafiato contro il tempo, i due protagonisti decifrano gli indizi che li porteranno faccia a faccia con la scioccante scoperta di Kirsch… e con la sconvolgente verità che da sempre ci sfugge.

Ho deciso di riportare la trama che trovate nell'edizione cartacea edita da Mondadori, per evitare di incappare in possibili spoiler, magari inconsapevolmente.

Recensione
Origin era una delle uscite editoriali che più attendevo in questo 2017, inutile, quindi, dirvi quanto alte fossero le mie aspettative nei confronti di questo romanzo. Vi anticipo che, a mio parere, è un romanzo più che valido, in linea con lo stile che ormai conosciamo di Dan Brown, capace di tenere il lettore incollato alle pagine e di farlo appassionare a vicende, fatti e intrighi.

Diversi sono, però, i punti a sfavore, che fanno di questo libro di certo non il migliore della carriera di Dan Brown (ai livelli de Il codice Da Vinci, Angeli e demoni o Inferno, per intenderci).
Una prima delusione è stata la scoperta dei pochissimi enigmi da decifrare. A conti fatti, ne possiamo trovare soltanto due che possono essere definiti tali: la password di quarantasette lettere di Edmond Kirsch, corrispondente ad un verso di una poesia e che serve per lanciare il video della sua presentazione; il luogo in cui si trova Winston, personaggio chiave dell’intera vicenda e aiutante di Langdon e della sua compagna d’avventure Ambra. Sono due enigmi importanti, non c’è dubbio. Sono soltanto due, però, e occupano quasi interamente il romanzo. Siamo ben lontani, dunque, dalle avventure de Il codice Da Vinci o Angeli e demoni, dove vediamo Langdon che risolve un enigma che lo porterà a trovare un altro indizio da decifrare e così via fino alla fine dell’avventura. In questo romanzo prevale molto di più l’azione e l’adrenalina, messa in circolo dal timore per le vite dei due protagonisti, dalla minaccia incarnata da colui che si fa chiamare il Reggente e dagli strani complotti che sembrano coinvolgere un importante vescovo spagnolo e perfino la famiglia reale di Spagna.
La seconda delusione, invece, riguarda la rivelazione della sensazionale scoperta di Kirsch. Sono stata letteralmente incollata a più di 400 pagine, rosa dalla curiosità di sapere di cosa si trattasse. Infine, si è rivelata essere per metà quasi priva di fondamento (la scoperta che risponde alla domanda “Da dove veniamo?”) e per metà piuttosto banale e magari scontata (la risposta alla domanda “Dove andiamo?”). Ovviamente, non mi aspettavo la rivelazione del secolo o una verità universalmente riconosciuta, ma pensavo di trovare almeno una teoria valida tanto quanto il segreto nascosto ne Il codice Da Vinci (che non vi riporto, per evitare di fare spoiler per coloro che non lo avessero ancora letto).

Nonostante queste due grandi delusioni, però, è assolutamente un libro che consiglierei agli appassionati del genere, anche perché vi ritroviamo alcune costanti che ci hanno fatto già apprezzare i precedenti romanzi di Dan Brown.
Scopriamo anche qui una consistente presenza di opere d’arte, anche se non serviranno per lo sviluppo della vicenda. Ho apprezzato molto la parte iniziale in cui ci ritroviamo a visitare il Guggenheim di Bilbao insieme a Robert Langdon e alla sua guida, due personalità davvero interessanti che portano avanti un dialogo e un confronto di opinioni che stimolano moltissimo le riflessioni del lettore. Tra l’altro, Langdon si trova qui a confrontarsi con degli ambiti artistici lontani dai suoi interessi e dai suoi campi di studio: appassionato di arte più classica, Langdon si trova a visitare un museo di arte contemporanea come il Guggenheim di Bilbao e ad approfondire lo stile particolare di Gaudí che caratterizza la bellissima città di Barcellona.
Particolarmente intriganti sono le vicende che riguardano i complotti. In questo caso ci troviamo di fronte a degli intrighi che riguardano nientemeno che la famiglia reale spagnola, in maniera diretta il re ed il principe ereditario. Infine, in ogni libro di Dan Brown sono sempre venuta a conoscenza di una realtà di cui non avevo mai sentito parlare prima e che mi fa piacere scoprire, nonostante si tratti di questioni con scarsi fondamenti razionali. In questo romanzo ho scoperto l’esistenza della fede palmariana, di dubbia solidità ma realmente esistente.

Gli elementi negativi di questo romanzo gli fanno perdere un cuoricino nella mia personale valutazione, ma gli altri quattro li merita davvero.