Trama
Il libro racconta le vicende che riguardano la protagonista Celeste, una trentenne che lavora in una libreria di Verona. Celeste ama molto il suo lavoro, che svolge con devozione e passione ormai da dieci anni. Lo stesso non può dirsi della sua vita sentimentale, avendo da poco lasciato il suo fidanzato fedifrago Stefano. Perde in un solo colpo sia il compagno che un tetto sulla testa e si ritrova anche impegnata nei rocamboleschi preparativi per il matrimonio di suo fratello Alessandro. La situazione peggiora quando scopre che dovrà trovarsi a collaborare di fianco a Matteo, il testimone dello sposo, un ragazzo di tre anni più giovane di lei e con il quale non va d’accordo fin dai tempi della scuola. Un matrimonio da preparare, il trasferimento in libreria in attesa di una sistemazione migliore, la sgradevole presenza di Matteo: la vita di Celeste ha subito un brusco cambiamento negli ultimi mesi. Tutto sembra prendere una svolta quando il destino le farà incontrare Tommaso, un ragazzo forse un po’ troppo giovane. Che piega prenderanno gli eventi?
Recensione
Il romanzo di Giulia Rizzi non è per nulla impegnativo, è leggero e spensierato, ma non per questo banale. È un romanzo rosa e, in effetti, seguiamo le disavventure e le evoluzioni sentimentali della protagonista Celeste. Seguiamo con passione gli eventi che si susseguono nella sua vita ed il piacere è dato anche dalla perfetta caratterizzazione dei personaggi, ciascuno diverso e peculiare a modo proprio. Essi catturano la nostra simpatia o antipatia e non possiamo fare a meno di supportare la vita sentimentale di Celeste, schierandoci dalla parte di Tommaso o di Matteo. Dobbiamo attendere fino alla fine per sapere chi dei due conquisterà il cuore della cinica libraia, ma ciò che cattura la nostra attenzione è anche la sorte della libreria di Verona. Alba, la proprietaria, ha infatti intenzione di venderla, rendendosi conto che la situazione finanziaria sta diventando piuttosto negativa. Vi è, infatti, anche un altro tipo di amore che emerge da questo racconto ed è quello che prova Celeste nei confronti del suo lavoro e della libreria in cui opera. Celeste ha una passione smisurata per il suo mestiere e noi, da bravi lettori, possiamo comprenderla pienamente. Resteremo legati a lei per scoprire quale sarà il destino della libreria, sperando che la tenacia di Celeste e degli amici che le stanno intorno riescano a salvare il negozio.
La storia è narrata in prima persona dal punto di vista di Celeste. Lei stessa si presenta a noi accompagnandoci passo dopo passo per scoprire la sua vita. Da ciò che Celeste ci racconta (e ce ne parla quasi come se fossimo degli amici a cui si rivolge) impariamo a conoscerla e a vedere la parte più bella di sé: sappiamo che lavora in libreria e la vediamo spesso parlare con i clienti e consigliare loro i libri più adatti come prossime letture, la vediamo sniffare i libri nuovi che arrivano, prima di sistemarli sulle mensole (una mania di molti lettori, quando un nuovo titolo si aggiunge alla collezione), rimane estasiata e trasognata quando guarda i vecchi volumi conservati in negozio. Emerge chiaramente quanto Celeste ami il suo lavoro (e per questo ricorda molto Kathleen della commedia romantica C’è posta per te), cosa di cui lei non si rende conto se non quando sta per perderlo. Si ritroverà così a dover fare i conti con la sua stessa vita: senza un fidanzato, senza una casa, forse senza un lavoro, senza mai aver avuto un sogno. È arrivato il momento di prendere in mano questa stessa vita che si sta sgretolando, trovare un sogno ed inseguirlo, perché non è ancora troppo tardi.
Un’altra caratteristica che rende Celeste davvero interessante è il suo cinismo. Questo la porta ad esprimersi spesso con grande sarcasmo, arma utilizzata anche per difendersi dagli attacchi altrettanto cinici di Matteo. Il romanzo si carica di semplicità e leggerezza anche grazie agli episodi divertenti che vi si trovano: dalle frecciatine velenose che Matteo e Celeste si scambiano in continuazione, alle gaffe involontarie e infantili che fa il giovane e bellissimo Tommaso sulla differenza d’età con Celeste, alle battute che si scambia con la “perfida Eliana”, la sua collega.
Tutto ciò rende molto leggero il romanzo, permettendo di affrontare una lettura non impegnativa, senza però perdere di vista il messaggio che si cela tra le righe. Celeste ha da poco superato i trent’anni e non ha mai avuto un sogno nella sua vita. Ad un passo dal perdere il lavoro, capisce quale sia il suo sogno, celato per tutta la vita e adesso emerso, e non si darà per vinta, mettendo in gioco tutta la tenacia che custodiva dentro di sé. L’autrice ci comunica, così, che i sogni non hanno limiti e che non possiamo arrenderci di fronte ad ostacoli e difficoltà, cercando di proseguire con fermezza e costanza e aggirando tutti gli ostacoli che la vita ci pone davanti. D'altronde perfino Alba, la proprietaria ormai anziana della libreria, si rivelerà risoluta e convinta non appena viene rimproverata di essere troppo “vecchia” per imbarcarsi per una nuova avventura.
Un’ultima caratteristica che rende piacevole la lettura riguarda i numerosi riferimenti che si possono trovare tra le pagine: dalla serie tv Law and order ai Simpson, dai cartoni animati Disney (La bella e la bestia o Lilli e il vagabondo) a quelli anni ’90 di Mignolo e Prof. Il romanzo è ambientato a Verona e l’autrice ha inserito anche dei riferimenti artistico-culturali della bellissima città (l’Arena o il famoso balcone di Giulietta). Infine, non possono mancare i riferimenti letterari e, in questo caso, ce ne sono davvero per tutti i gusti: da scrittori classici come Jane Austen o Marcel Proust ai più moderni Asimov e Bradbury fino ad arrivare a riferimenti per Il signore degli anelli, Il trono di spade o Hunger games.
Ringrazio l’autrice per avermi dato l’opportunità di leggere il suo romanzo e ve lo consiglio per passare un po’ di tempo in piacevole compagnia di un moderno romance dal sapore delle commedie sentimentali degli anni ’90.
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