Trama
David fugge da un misterioso passato e vive ora a Londra, in un appartamento fatiscente e lavorando come cameriere in un bar. Il professore è il suo unico amico, un uomo che come lui è appassionato d'arte, cliente del bar e con cui instaura un'insolita amicizia. Ray, insieme a sua moglie Miranda, vive alla giornata, lavora come fotografo e per questo motivo viaggia in continuazione. Cosa hanno in comune Ray e David? Assolutamente nulla, almeno fino a quando una banda di criminali ben organizzata non decide di farli incontrare, rapendo loro le persone più care e costringendoli a collaborare. I due dapprima si muovono separatamente, l'uno inconsapevole dell'esistenza dell'altro, poi le loro strade si incrociano e da lì in poi dovranno unire le forze e portare a termine la pericolosa missione. Ma perché questi criminali hanno scelto proprio loro? Riusciranno a salvare le persone prese in ostaggio?
Recensione
Il romanzo inizia subito nel bel mezzo dell’azione: conosciamo il primo personaggio che viene immediatamente assassinato, la giornalista Eugenie. Non perdiamo tempo a leggere descrizioni della donna, a conoscerla o farci un’idea di chi possa essere: veniamo coinvolti direttamente nei fatti e, pur avendo poche informazioni, cominciamo a fare delle congetture e ad avanzare delle personali ipotesi. L’omicidio della giornalista metterà in moto l’intera vicenda e da lì inizieremo a conoscere gli altri personaggi e seguire gli avvenimenti.
Tutti personaggi sono ben caratterizzati: ci vengono date molte informazioni su di loro, che vengono però centellinate pagina dopo pagina, senza risultare pesanti o far confondere chi legge. I personaggi della vicenda sono diversi: la giornalista Eugenie, il pittore Vince, il fotografo Ray, il cameriere David. Essi, pur avendo ognuno la propria vita e trovandosi in luoghi diversi e distanti tra loro, scopriranno di essere legati l’uno all'altro. Quando Eugenie viene assassinata, David e Ray si troveranno coinvolti in qualcosa di pericoloso, ma se vogliono rivedere vive le persone a loro care, dovranno eseguire gli ordini, per quanto pericolosi possano essere.
Il libro è suddiviso in diversi capitoli, molto brevi, di poche pagine ciascuno. Ognuno di essi si focalizza su di un personaggio, ci viene raccontato qualche episodio del suo passato, viene espressa una sua idea o un suo modo di pensare e vengono da lui compiute alcune azioni, che servono per portare avanti la storia. In ogni capitolo, inoltre, viene svelato qualcosa in più che mette in moto la storia e stuzzica la curiosità del lettore: viene trovato un indizio, si nota un particolare dettaglio, viene dettato un nuovo ordine.
La narrazione avviene prendendo di volta in volta il punto di vista del personaggio di cui si occupa ciascun capitolo. Questo, però, non limita l’autore, che si prende delle libertà narrative. Sono presenti delle anticipazioni che contribuiscono ad aumentare la suspense, elementi che il personaggio non può sapere, ma che vengono svelati in anticipo al lettore per aumentarne la curiosità. Per esempio, possiamo leggere: “Uscì con un cigolio, chiudendosi la porta alle spalle. Non sapeva che il destino lo avrebbe presto colto di sorpresa. Intanto fuori, nel freddo delle strade, qualcuno si stava avvicinando a grandi passi con in mente un oscuro proposito”. Oppure, capita ancora che il narratore decida di rivolgersi direttamente ai lettori, usando delle frasi indirizzate direttamente a loro (“Dovete sapere che…”).
Leggere il romanzo di Eugene Pitch fa provare sensazioni simili alla lettura di un libro di Dan Brown: si ha voglia di avere lo smartphone a portata di mano per cercare luoghi come l’incrocio di Shibuya e il Tokyo International Forum in Giappone o la Grotta dell’Elefante a Bali. Dan Brown viene anche citato all'interno stesso del romanzo: David troverà una copia del libro La verità del ghiaccio nella sua stanza d’albergo a Tokyo ed il suo contatto si servirà di alcuni messaggi in codice che David dovrà decifrare attraverso questo stesso romanzo.
Un’ultima menzione deve essere fatta al genere del romanzo, definito dall'autore stesso un Hyperbook: si tratta di una concezione letteraria che si basa sulla dinamicità. È caratterizzato da vari elementi, tra cui descrizioni minimaliste (tanto di ambienti quanto di personaggi, per lasciare spazio alla fantasia del lettore), frasi e capitoli brevi (per dare maggiore dinamicità e mantenere vivo l’interesse di chi legge) e numerosi colpi di scena (oltre a quello finale).
Ringrazio l’autore per avermi dato la possibilità di leggere il suo libro e consiglio a tutti di leggerlo, tanto agli appassionati del genere, per affrontare una piacevole lettura, quanto a chi vi si approccia per la prima volta, per immergersi in una storia totalmente appassionante. Infine, rimando al sito di Eugene Pitch per maggiori info sul suo romanzo e per approfondire il nuovo genere dell’hyperbook da lui stesso ideato.
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